La parità di genere è sulla bocca di tutti, eppure l’Italia continua ad essere molto in ritardo rispetto alle altre democrazie occidentali. In parte, questo è dovuto al fatto che la concezione e l’implementazione delle politiche pubbliche non avviene mai o quasi mai attraverso un’ottica di genere. Ancora oggi, in Italia, la stragrande maggioranza delle politiche messe in opera sono « gender blind ».
Come fare in modo che il budegt di una città, di una regione, i fondi europei per la politica di coesione, siano investiti in modo paritario e non aggravino, anche se involontariamente, le disuguaglianze fra le donne e gli uomini?
Come pensare le politiche legate al lavoro, all’imprenditoria, alla formazione, all’urbanistica, alla cultura... in modo da rendere la società paritaria?
Quali sono gli strumenti di cui un decision maker ha bisogno per implementare un’agenda di genere?
Progetto GAPP vuole contribuire a rispondere a questi interrogativi, lavorando, in particolare con gli amministratori locali, fornendo formazione con esperti di alto livello, costruendo spazi di discussione e di scambio, animando una community di ambasciatori e ambasciatrici della parità di genere.
Anna e Luisa Zani hanno sempre visto loro madre Pierina lavorare con loro padre nella ditta di famiglia. Era Pierina a trattare con le banche per finanziare le iniziative imprenditoriali del marito, promettenti ma spesso azzardate. Era Pierina che faceva quadrare i conti, china sui registri.
Il suo lavoro, però, non è mai stato pienamente riconosciuto, né economicamente né simbolicamente.
Pierina era una donna del 1915.
Per onorare il ruolo avuto da loro madre e per contribuire a costruire una società più paritaria, le figlie di Pierina, Anna e Luisa Zani, insieme a Patrizia Ondelli (moglie di Paolo Zani), hanno deciso di dedicare un fondo memoriale alla promozione dell’empowerment femminile in Italia.
Pierina Zani, imprenditrice, ma casalinga secondo l’anagrafe!
Professore Associato Università di Losanna, specialista di genere e politica.
Consigliera politica al Parlamento europeo. Segue la Commissione
« Women’s Rights and Gender Equality »
Martina e Caterina Avanza, nipoti di Pierina Zani e co fondatrici di Progetto GAPP.
Esperte in politiche di genere in ambito accademico e di politiche pubbliche.
Hanno studiato e lavorato all’estero, fra Francia, Svizzera, Stati-Uniti e Belgio, ed hanno l’ambizione di contribuire all’emergenza di una « cultura di genere » in Italia, implementando politiche e esperienze osservate in ambito europeo e internazionale.
Commercialista e revisora legale si occupa di tematiche societarie e bancarie, di terzo settore e di revisione. Ha partecipato alla vita amministrativa della città come consigliera comunale e componente della commissione Pari opportunità del Comune di Brescia.
La sua è la storia di una donna che, cercando di conciliare famiglia e professione, crede nella partecipazione attiva agli organismi istituzionali di ogni livello e alla promozione attiva di una politica di genere.
Progetto GAPP